Nada significa flusso di suoni e Yoga significa unione. Nada Yoga è il processo per il quale la mente individuale si unifica alla coscienza cosmica attraverso il flusso di suono.
Quando il fiume della conoscenza è bloccato dall’ego, Nada può rimuovere le ostruzioni permettendo al fiume della coscienza individuale di unirsi con la fonte. L’oceano di pura coscienza.
Nada è anche chiamato Shabd che significa “parola” ed è prodotto ad esempio battendo due oggetti (in questo caso si chiama Ahat Nad) o senza batterli e in quel caso si chiama Anahat Nad.
Il suono Anahat può sentirsi nel chakra del cuore (anahat chakra) è il suono del Om, ed è il suono primordiale attraverso la cui vibrazione fu creato il mondo.
Prakriti è energia, energia è vibrazione e tutte le vibrazioni sono suono. Se riusciamo a risuonare con la frequenza dell’universo, noi diventiamo uno con esso.
D’accordo con la tradizione spirituale dell’India, i Veda, le antiche sacre scritture, sono composizioni in versi e mantra, e se cantati in alcuni modi particolari, producono vibrazioni intonate che generano specifici effetti nel corpo, mente e spirito.
Nirgun Brahman
Nirgun vuol dire senza qualità o attributi. Pura coscienza divina, eterna, assoluta, infinita. Il silenzio di Nirgun Brahman è la fonte di tutto il possibile, e il suo potenziale è contenuto al suo interno.
Le note del sistema indiano sono:
Sa Re Ga Ma Pa Dha Ni Sa
Ognuna di queste note corrisponde anche ad ognuno dei sette chakra
Nella musica indiana, la musica è intrinsecamente legata alla spiritualità e di conseguenza al corpo e la mente.
Raga
I raga sono particolari strutture musicali, che seguono nell’esecuzione precise regole relativamente alle frasi melodiche consentite, un po’ come le nostre scale, anche se una particolarità rispetto alla prassi esecutiva occidentale è che molti Rāga prevedono l’utilizzo di due scale differenti, a seconda che la frase musicale sia ascendente o discendente. Ma di questo approfondiremo in un altro articolo.
I raga, basati nella melodia usano 22 microtoni con i suoi ascendenti e discendenti movimenti melodici. Ogni raga corrisponde a una stagione, uno stato d’animo e un determinato momento della giornata.
Como viene usato il suono in Nada Yoga?
I suoni sono generati dal silenzio, dal silenzio emerge il suono primordiale: Om, e da esso emergono tutte le vibrazioni e suoni.
I suoni possono essere usati in due direzioni: ricettivamente o attivamente. Nel modo ricettivo noi ascoltiamo ma non partecipiamo attivamente. Ascoltando il canto dei mantra, Bhajans, Kirtan, musica strumentale il canto vocalico dei Ragas, ma anche il vento, la pioggia, il canto degli uccelli in natura o addirittura il “suono del silenzio” quella vibrazione eterna, il sibillo dell’universo. Ascoltare in questo modo ci immerge in uno stato meditativo profondo dove si perde la sensazone di separazione del corpo e il resto del mondo e si ha una piena e profonda consapevolezza.
Nella meditazione sonora attiva, c’è una partecipazione, si suona uno strumento, si canta, di solito in gruppo. Ci sono quattro tipi di Nada d’accordo alla frequenza e intensità:
1)Vaikhari: Vak vuol dire “parola” e Hari vuol dire “Colui che può essere udito”. e’ un suono chiaro e chiaramente udibile. E’ un suono Ahat, che si può produrre battendo due oggetti. Anche la voce lo è perché vibrano le corde e c’è una frizione contro l’aria e gli altri muscoli.
Vaikhari è composto da Anamayakosha (materia) e Pranamayakosha (energia)
Madhyama vuol dire “quello di mezzo”, ed è un suono molto basso ma ancora non silente. Ha delle sottili vibrazioni con effetti profondi nella mente e il corpo. Può essere ascoltato da chi lo emette ma non dagli altri.
Pashyanti vuol dire “che può essere visto oltre ad essere ascoltato dall’interno” Pashyanti può essere il risultato di una sinestesia. Molti degli antichi mantra e preghiere a deità sono di natura Pashyanti. Pashyanti si produce quando siamo connessi con le più vecchie parti del nostro cervello. Pashyanti affetta il corpo sottile con la sua combinazione tra Pranamayakosha e Anamayakosha.
Para Nada
Para significa “al di là” quindi Para Nada è al di là di ogni suono conosciuto . E’ il suono Om che non può essere prodotto da una un oggetto o da una persona. E’ un suono Anahat, la prima vibrazione che viene dalla fonte del silenzio puro di Nirgun Brahman. Para Nada è pura coscienza.
In Occidente?
In Occidente la musicoterapia non si occupa ancora del “malessere” o delle nevrosi causate dal cattivo uso della musica.
La musicoterapia è ancora una volta, tale e quale la nostra medicina, una cura validissima, interessantissima, ma viene a galla per trattare il malessere quando è già diventato malattia.
Che succederebbe se ognuno di noi potesse esplorare quale è il suono più benefico per se stesso? per il proprio essere, la musica che riequilibra il proprio essere e lo mette in sana vibrazione simpatica con il suono del universo (el zumbido)?
I greci dividevano la musica in tre parti:
Ritmo: associato alla vita fisica e alle funzioni del corpo
Melodia: associato all’essere psichico, emozionale e mentale
Armonia: associato alla totalità della vita spirituale
Nei canti cerimoniali non c’è necessariamente significato in quello che si dice ma la cosa più importante è il “suono” della parola.
In India la pulsazione umana è chiamata pusazione di Shiva, e gli esercizi yogici sono pensati per generare cambiamenti attraverso le variazioni del ritmo della pulsazione.
Il ritmo è individuale e determina la definizione della personalità.
E questa pulsazione determina lo stato di salute di una persona, e anche, come nell’Ayurveda, il dosha personale.
La musicoterapia occidentale comunque ha molti punti in comune con l’Oriente e il nostro compito, essendo yogini, è quello di Unire! che è il vero significato dello Yoga
Namastè!